Immaginate di conoscere un gruppo di persone, di passare del tempo con loro, prendere parte alle diverse iniziative programmate durante l’anno nei minimi dettagli e poi raccontare sensazioni, emozioni, percezioni.
Questo è quello che ho vissuto i mesi scorsi e che oggi voglio condividere con voi.
Un punto di vista alternativo di una bellissima realtà al servizio dei giovani farmacisti: Fenagifar,
Il Consiglio è compomposto da 19 giovani colleghi, ognuno a dir poco innamorato del proprio territorio, ognuno con il suo bagaglio d’esperienze, con un carattere, delle attitudini e delle convinzioni diverse, tutti appartenenti allo stesso mondo e tutti, vi assicuro, accumunati dallo stesso carisma.
Se seguite questa newsletter conoscete perfettamente gli obiettivi formali di Fenagifar e delle Associazioni Agifar disseminate su tutto il territorio italiano. Io, però, vorrei darvi una visione di questo gruppo alternativa, personale, non convenzionale, soffermandomi sulla loro determinazione, l’unione e la forza che ho percepito condividendo tempo, esperienze ed ideali.
Ho avuto la possibilità di cogliere la passione e l’altruismo di questi ragazzi, la voglia di mettersi in costante discussione per il bene dell’intera categoria mettendo al primo posto sempre il gruppo, nell’interesse di tutti i farmacisti e mai del singolo individuo.
Vi siete mai soffermati a pensare a quanto tempo questi ragazzi mettono a disposizione per inseguire la loro missione?!Beh, ve lo dico io, davvero tanto!E noi, sappiamo benissimo che il tempo è una delle cose più preziose che abbiamo.
Per portare avanti un progetto a carattere nazionale o sul territorio provinciale, serve tempo per confrontarsi, organizzare eventi formativi di promozione costante della cultura sanitaria e dell’aggiornamento professionale; ascoltare le esigenze dei farmacisti appartenenti alle varie Agifar, alimentare contatti con gli organismi ufficiali di rappresentanza della categoria e le Università, tenere un filo diretto con chi sta ancora studiando e farmacista deve ancora diventarlo, in fin dei conti con chi rappresenta il vero futuro della Sanità. Tempo per occuparsi della parte burocratica e di gestione dei contatti, di questa parte nessuno parla mai ma, vi assicuro richiede moltissimo impegno e anche una buona dose di pazienza e diplomazia. E non per ultimo tempo per conoscersi, anche in occasioni meno formali, di gioco di squadra, momenti dedicati allo sport e alla condivisione, festeggiando traguardi e vittorie, analizzando i nuovi obiettivi e gli step da affrontare nei mesi successivi, tutto questo è fondamentale per alimentare e consolidare il gruppo.
Fenagifar è semplicemente d’ispirazione, se voi trascorrete del tempo con questi ragazzi toccate con mano la voglia di stimolare, motivare, approfondire.
Questi sono punti essenziali per chi sceglie di fare il farmacista e lavorare nel nostro settore in modo attivo e propositivo, per i neolaureati, che si interfacciano da poco con la realtà territoriale e per chi da anni offre il suo servizio a banco, ma ha costantemente bisogno di nuovi stimoli per crescere e migliorarsi, per non fermarsi!
Un aspetto che mi ha colpita e mi accomuna a loro è la voglia di adeguarsi ai tempi che cambiano, alle trasformazioni che spesso in modo prepotente bussano alla nostra porta.
Cambiamenti che vanno studiati, attenzionati, compresi ma anche valutati in modo razionale, ordinato, formale ed autorevole, senza mai perdere di vista l’obiettivo dei farmacisti, senza mai perdere nemmeno in parte la professionalità che ci deve necessariamente contraddistinguere.
Concludo con un grazie ad ognuno di loro, da parte di una farmacista che ha particolarmente a cuore tutto questo!
Se non conoscete ancora la realtà delle Agifar e di Fenagifar vi invito a partecipare attivamente ai loro progetti, per toccare con mano e vivere in prima persona un percorso di crescita a fianco di chi rappresenta un vero e proprio punto di riferimento sicuro ed autorevole per l’intera categoria di farmacisti, su tutto il territorio nazionale.
A cura di Chiara Sertorelli