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“Un dono per la vita”: la campagna di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo

  • Perché donare?

Il trapianto di midollo rappresenta l’unica speranza di salvezza per tutte quelle persone affette da malattie quali mielomi, linfomi, leucemie e anemia mediterranea. Normalmente i primi donatori compatibili sono i fratelli. Pertanto i figli unici che necessitano di trapianto non hanno altra scelta che affidarsi a un donatore esterno alla famiglia. Trovare un donatore compatibile è estremamente difficoltoso, si parla di numeri che variano da 1 su 1000 ad 1 su 100.000. I risultati soddisfacenti ottenuti ricorrendo a donatori non consanguinei hanno portato al fiorire in tutto il mondo di Registri Nazionali di potenziali donatori di midollo osseo. Tali organizzazioni costituiscono delle vere e proprie banche dati che, collegati tra di loro, in una rete internazionale, rendono accessibile ad un singolo paziente un insieme di donatori estremamente ampio.

 

  • Cosa si intende per trapianto di midollo osseo?

Per trapianto di midollo osseo si intende la sostituzione di midollo osseo malato, con cellule staminali sane in grado di rigenerare tutte le cellule del sangue ricostituendo le normali funzioni ematologiche e immunologiche.

 

  • In cosa consiste la donazione?
    La donazione consiste Inizialmente in una serie di piccoli prelievi del sangue, atti a determinare le caratteristiche del midollo del donatore e verificare la compatibilità con qualcuno in lista d’attesa per il trapianto. In caso positivo si procede alla donazione vera e propria che può avvenire in due modi: nel 20% dei casi tramite l’estrazione di midollo a livello osseo eseguito in anestesia generale della durata di meno di un’ora, oppure, nel restante 80% , tramite un prelievo di  sangue periferico direttamente dal braccio. In caso di prelievo midollare il recupero post-operatorio del donatore è generalmente completo in una settimana o meno, ed il midollo donato si rigenera spontaneamente in un paio di settimane.
  • Come si diventa donatori?
    Non tutti sono possibili donatori, e comunque non per sempre. E’ infatti necessario essere in buona salute e non essere affetti da malattie croniche importanti. Il donatore, al momento dell’iscrizione, deve avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e un peso non inferiore ai 50 kg.

 

L’agifar Sardegna ha per questo realizzato un video emozionale che racconta e trasmette in pochi secondi l’importanza di questo semplice gesto sia per chi dona che per chi riceve.

Di seguito il link del video : https://goo.gl/k8cMZN

Condividete e aiuteremo a salvare la vita a più persone possibili!!!

A cura di Silvia Loi