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Redazionale – Parola d’ordine: sostenere il farmacista.

Un’emergenza sanitaria come questa è difficile da affrontare a tutti i livelli e sicuramente nessuno di noi giovani farmacisti era preparato a tutto questo; è vero che si sceglie la professione del farmacista anche perché si ha una propensione ad assistere le persone più deboli, ad essere vicini agli ammalati, a prendersi cura dell’altro sempre col sorriso e la voglia di essere d’aiuto, ma anche noi siamo umani ed ogni giorno facciamo i conti con le nostre paure, ma siamo lì ad aprire la farmacia puntuali come sempre.

Mai come ora la farmacia rappresenta un presidio sanitario fondamentale sul territorio, un posto sempre aperto in prima linea contro il Coronavirus, con i farmacisti a disposizione delle persone che cercano conforto e aiuto. Le richieste sono tante, il panico dei nostri clienti è ormai all’ordine del giorno e noi stessi dobbiamo essere in grado anche di capire chi ha realmente bisogno e chi invece è solo talmente spaventato da non essere in grado di pensare; perché tutto ciò che serve alle persone ormai in farmacia arriva col contagocce e il farmacista deve fare delle scelte. Mai come ora viviamo la trincea di una guerra invisibile e ci ergiamo a guerrieri per infondere un po’ di sicurezza nelle persone che ci chiedono aiuto.

Per questo Fenagifar ha deciso di realizzare un progetto tutto dedicato al farmacista: #iorestoinascolto. “Abbiamo anche noi bisogno di conforto, di supporto. L’emergenza è forte, così come il disorientamento e la paura di tutti, soprattutto di coloro che lavorano nelle zone più colpite. Stiamo cercando come sempre di fare fronte comune: la prossima settimana sarà attivo uno sportello d’ascolto con una psicologa (dott.ssa Lara Bellardita, che si è resa disponibile per i webinar *Ndr). E’ l’occasione giusta per condividere, ritrovarci e, perché no, avere un momento di sfogo costruttivo”, spiega Davide Petrosillo, Presidente di Fenagifar.

La redazione