Sta per ricominciare la campagna vaccinale per Sars-Cov-2 in Italia, con la distribuzione per tutta la popolazione del vaccino aggiornato alla variante XBB1.5: anche in questa nuova sessione di vaccinazioni, si conferma il fondamentale ruolo attribuito alle farmacie nel raggiungimento degli obiettivi prefissi dal Ministero della Salute. Allo stesso modo, avrà inizio nelle prossime settimane anche la campagna per proteggersi dall’influenza, garantendo così alla popolazione la possibilità di vaccinarsi in farmacia.
Al riguardo, è importante evidenziare i dati emersi dal position paper redatto nel 2017 della SIF (Società Italiana di Farmacologia), in collaborazione con SITI (Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica), SIP (Società Italiana di Pediatria), FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) : con l’attuale tasso di vaccinazione antinfluenzale sono stati evitati 1,6 milioni di casi, con una riduzione di 701 mila visite specialistiche e, in proiezione, si possono conteggiare ben 25 mila vite salvate. Questi dati, di per loro già incoraggianti, sarebbero ancora migliori se si raggiungesse il 75% della copertura vaccinale, dato considerato ottimale dall’OMS: si potrebbero scongiurare ben 35 mila decessi, quasi 70 mila ospedalizzazioni e più di un milione di visite mediche, ottenendo un risparmio di 438 milioni di euro all’anno.
È lampante, da questi dati, l’impatto positivo che ha la vaccinazione in farmacia sul raggiungimento degli obiettivi di copertura vaccinale: non è vano, quindi, pensare all’aumento del numero di vaccini da poter somministrare nelle farmacie, che – è sempre bene ricordarlo – rappresentano il presidio sanitario più capillarmente diffuso sul territorio nazionale, con un’ampia fascia oraria di apertura, dotato di personale altamente qualificato che interagisce quotidianamente con la popolazione residente nel territorio di pertinenza. Un asset potenzialmente decisivo a disposizione del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025, approvato in Conferenza Stato-Regioni il 2 agosto 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 agosto 2023 (G.U. Serie Generale, n. 194 del 21 agosto 2023). Tra i suoi obiettivi più importanti, infatti, c’è la riorganizzazione dei servizi territoriali con la regia dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL e il rafforzamento della Rete dei medici di medicina generale, pediatri, farmacie e personale preposto alle vaccinazioni.
Nel testo del PNPV si legge chiaramente, sempre tra gli obiettivi, “rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate” : il progetto “90-70-90” delineato dall’OMS prevede la vaccinazione con tutti i richiami del 90% della popolazione femminile sotto i 15 anni di età, del 70% delle donne sottoposte a screening entro i 35 anni e nuovamente entro i 45 anni, ed infine la vaccinazione del 90% delle donne che hanno subìto diagnosi di tumore della cervice uterina e che sono in cura. L’accesso al vaccino anche in farmacia, definendo uno specifico gruppo della popolazione, permetterebbe senza dubbio a moltissime donne di immunizzarsi in breve tempo.
Un altro passo importante potrebbe essere la vaccinazione in farmacia per l’Herpes Zoster, che la Regione Marche ha già avviato nell’ambito del progetto sulla farmacia dei servizi: tenendo conto che si registrano 157 mila nuovi casi all’anno (1), che il 95% della popolazione adulta europea è sieropositiva al VZV (Varicella Zoster Virus), quindi in grado di sviluppare la malattia nel corso della vita (2), e che la malattia presenta grandi rischi di ospedalizzazione e complicanze anche gravi – una su tutte la nevralgia post-erpetica, che subentra nel 10-20% dei casi – specie nei soggetti oltre i 70 anni di età. Anche in questo caso, l’ingresso delle farmacie nella campagna vaccinale garantirebbe in poco tempo una drastica riduzione delle ospedalizzazioni, e di conseguenza della spesa sanitaria.
Il PNPV 2023-2025 fa parte del Piano Nazionale di Prevenzione 2020 – 2025, che rappresenta uno degli strumenti per dare attuazione al Livello essenziale di assistenza (LEA) “Prevenzione collettiva e sanità pubblica”. Le farmacie ed i farmacisti possono dimostrare, ancora una volta, la loro grande importanza all’interno del Servizio Sanitario Nazionale: un punto fondamentale per l’ascolto e per l’assistenza alle persone; uno snodo centrale per costruire strategie e progetti mirati al miglioramento concreto del benessere e della salute della popolazione.
BIBLIOGRAFIA:
A cura di Alberto Armenise