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Agifar Snowbreak 2.0

INIZIO’ TUTTO COSI’….

 

Sembra strano, ma l’idea bizzarra di creare un evento sulla neve per far sì che la categoria farmacista si unisse più di quello che facesse, nacque in un caldissimo giorno d’estate; è possibile che l’afa di quel giorno ci avesse fatto un po’ delirare, ma comunque fu così.

Cinque amici, amanti delle discipline sciistiche iniziarono a fantasticare su cosa e su come si potesse realizzare un progetto che, lì per lì, sarebbe potuto sembrare assurdo e banale.

Da quel pomeriggio iniziammo a proporre a ciascun membro del nostro consiglio l’idea, e loro con un viso misto tra lo stupore ed il dubbio, iniziarono a fornirci nuovi spunti per il progetto. Capimmo però subito che oramai quella fantasia aveva preso campo ed era qualcosa di più grande, quell’idea si era tramutata in obbiettivo.

Tutti, dal primo all’ultimo, dal più giovane al più esperto iniziarono ad informarsi per gli sponsor, la location e l’organizzazione. L’entusiasmo ci permise di fare quello che normalmente si sarebbe fatto in un mese, in poco più di due settimane.

Ma come ben si sa l’unica cosa che conta è il risultato e ciò tardava ad arrivare, ricordo bene co

me ad una riunione delle tante nessuno volle toccare l’argomento, ma ad un certo punto il momento “X” arrivò e ci sentimmo un tantino delusi per quanto fieno portato in cascina fino ad allora; e lì il destino ci mise la sua: arrivò l’alert sul cellulare di colui che si occupò delle iscrizioni e quattro persone diedero conferma all’evento. Ritornò il sorriso ed il buonumore, chi prima chi poi ricominciò ad enunciare tutto ciò che solo pochi istanti prima non avrebbe mai avuto il coraggio di dire: serata karaoke gatti delle nevi cene in baita e gara di sci, ovviamente in camice.

Ma mancava ancora qualcosa a tutto questo, oltre ad essere un modo per stare insieme e confrontarci sul nostro lavoro volevamo di più. Volevamo che questo evento avesse anche un fine gentile, un qualcosa per il quale tutti dovessimo essere orgogliosi e questa motivazione si palesò con il nome MATTEO FARINELLI; un carissimo amico di un nostro collega che oggi purtroppo non c’è più.

A quel punto ci fu tutto, dovevamo partire, dovevamo mettere in pratica tutto ciò che sulla carta sembrava splendido. Ricordo i materiali che arrivarono in farmacia, una montagna …. Per rimanere in tema. Per mettere tutto in macchina dovetti rispolverare tutti trucchi di quando giocavo a tetris, poco male se non vedevo nulla dallo specchietto retrovisore, in quel momento bisognava solo guardare avanti!!!

L’ AGIFAR SNOWBREAK stava incominciando e all’arrivo a Bardonecchia ci trovammo un po’ spaesati, era il momento di metterci di buzzo buono e tirare fuori tutta la grinta, la prima sera eravamo solo tre, ma determinati; dopo un breve ristoro a base

di polenta iniziammo ad allestire tutte le welcome bag: orario di inizio 23:30, orario di chiusura dell’ultima borsa 03:45, stanchi ma soddisfatti.

L’indomani ci svegliammo con mille faccende ancora da portare a termine ma sapevamo che sarebbe arrivata la cavalleria, dopo un paio di appuntamenti sbrigati giunsero forze fresche pronte a darci il cambio per goderci un po’ di meritato riposo.
Dopo aver sbrigato tutte le questioni, i primi ospiti iniziarono ad arrivare, i saluti, gli abbracci e i sorrisi che iniziarono a scaturire sono i ricordi più lampanti che ho di quel week end.

Prima sera: ritrovo nella hall, rapida presentazione dell’evento e via verso la prima avventura. Avevamo riempito gran parte del locale, 50 farmacisti provenienti da mezz’ Italia a confrontarsi dalla DPC, all’anziano che sostiene le nuove terapie sentite per radio o per Tv; beh, è stato proprio bello, ce l’avevamo fatta, il primo gradino era stato superato. Ma la serata ebbe l’epilogo in una dimostrazione di bravura canterina presso il karaoke del paese …. Dobbiamo ancora scusarci con Nek.

La sveglia, l’indomani, da buoni sportivi è di prima mattina e poi bisogna fare i conti col cronometro per il giorno dopo … ore 8:30 in piedi, per essere i primi a far colazione e di conseguenza i primi a prendere la famigerata “CAMPO SMITH”, ma non ricordo chi fosse il primo perché tra le 8:45 e le 9:00 ci fu un’orda barbarica di camici bianchi nella sala delle prime colazioni al villaggio olimpico. Uscendo però la sorpresa: nella notte caddero trenta cm di neve e le nuvole della valle parvero non avere alcuna volontà nello smettere, ma ciò non ci fermò, lo skipass era già lì, aspettava solo di essere obliterato.
Purtroppo la giornata trascorse troppo velocemente, neppure il tempo di un bombardino da Rommel che è già ora di correre in stanza a prepararsi per la festa a tema …. I meravigliosi anni 70!!!
Ore 19:30 appuntamento in fondo alle piste vestiti “in maschera”e lì ad aspettarci un gatto delle nevi leopardato; neppure se fosse stato pensato sarebbe stato così perfetto. Piccolo excursus: sarà forse per l’organizzazione o forse perché ne faccio parte, ma AGIFARLIGURIA sembrava esser stata catapultata in quegli anni.
All’ arrivo in baita solo sorrisi, di quelli veri, e un clima da cena di classe delle elementari, dove tutti sono cresciuti assieme; tra un brindisi, uno scherzo ed una sigaretta fumata a -10° inizia a farsi una certa ora, ed è tempo di trasferirsi ai “DUE MERLI” dove i più sportivi si fermarono solo per vedere quello che c’era e i più goduriosi si dilettarono tra balli e cocktail.

Ma le 8:00 arrivano presto ed è temp

o di andare a ritirare i pettorali all’arrivo del gigante. Maschere sulle occhiaie (o viceversa) alla fine 72 impavidi si presentarono al cancelletto di partenza e tutto questo in noi scaturì un’emozione difficile da mettere per iscritto, ma ci siamo, siamo arrivati all’epilogo che a ricordarlo tutto ci vorrebbe ben più di una settimana, 72 farmacisti che scendono per un unico scopo, quella di aiutare un’associazione che ha un unico obbiettivo: quella di aiutare persone meno fortunate di noi:
“INSIEME PER UN SORRISO”

 

Questo racconto ha due fini: il primo è quello di raccontare ciò che AGIFARLIGURIA ha vissuto in sei mesi di duro lavoro ed il secondo è quello di invitarVi tra il 18 ed il 21 febbraio 2016 a vivere con noi questa meravigliosa avventura, perché è vero ci abbiamo preso gusto a darci da fare, perché tutti insieme in questo momento di dubbio ed incertezza, sottolineo INSIEME, possiamo passare tre giorni senza pensare a ricette, fustelle e tanto meno alla legge di stabilità..

BUON NATALE

Camillo Volpe

Vicepresidente AGIFAR LIGURIA.