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L’impatto della carenza dei farmaci, secondo la survey della PGEU

Ogni anno la PGEU conduce un’indagine tra i suoi membri per mappare l’impatto della carenza dei medicinali in tutta Europa, dal punto di vista dei farmacisti di comunità. La survey è stata condotta tra il 22 novembre 2021 e il 14 gennaio 2022.

 

Il 74% dei paesi, che hanno risposto all’indagine, ha avuto carenze di farmaci di classe I e test diagnostici. Nella maggior parte dei casi, oltre 200 medicinali sono stati elencati come mancanti al momento del completamento del sondaggio. In particolare, tra i farmaci con più mancanti vi erano quelli appartenenti all’area del sistema cardiovascolare (85%), seguiti da quelli del sistema nervoso (78%) e del sistema respiratorio (74%).

 

Nel 96% dei casi le carenze di medicinali causano disagio al paziente, a causa dell’interruzione del trattamento (67%), di maggiori costi legati ad alternative non rimborsate (56%), o di trattamenti non ottimali con minore efficacia (56%)

 

La carenza dei medicinali influisce anche nella maggior parte delle attività delle farmacie comunitarie per perdite finanziarie dovute al tempo investito nella mitigazione delle carenze (96%), ridotta fiducia dei pazienti (78%) e ridotta soddisfazione dei dipendenti (67%).

 

Tra i paesi europei esistono forti differenze in termini di soluzioni legali che i farmacisti di comunità possono offrire in caso di carenza. Tra le soluzioni, ritroviamo la sostituzione con i generici (93% di paesi), l’acquisto dello stesso medicinale da fonti autorizzate alternative

(come altre farmacie) (59%) e l’importazione del medicinale da un paese dove è disponibile (52%).

 

Dall’indagine emerge un lieve miglioramento in termini di tempo medio impiegato dai farmacisti per far fronte alle carenze, in media 5,1 ore settimanali, che è inferiore al tempo registrato nel 2020 (6,3 ore a settimana) e nel 2019 (6,6 ore a settimana).

Per la prima volta da anni, inoltre, la situazione dei mancanti non è peggiorata rispetto all’anno precedente.

 

Infine, un’altra buona notizia: dal 01 Marzo 2022, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) sarà meglio attrezzata per monitorare e mitigare le carenze di medicinali e di dispositivi medici vitali e per affrontare le emergenze di salute pubblica.

 

Fonti:

 

 

A cura di Paolo Levantino