Negli ultimi 2 anni il primo mese dell’anno è sempre stato quello che ha assolto la funzione di checkpoint della situazione pandemica. Quest’anno essa si è decisamente affievolita in “favore” di una patologia influenzale “classica” decisamente pronunciata, sia a causa della rimozione completa delle mascherine sia perché le stesse, negli ultimi anni, avevano alleggerito il nostro sistema immunitario dalla preziosa funzione di reazione al patogeno.
Il confronto col pari mese del 2022, fortemente condizionato dal boom di tamponi, segna in questo 2023 un inizio con segno negativo in termini di ingressi (-5,4%), fatturato (-2%) e numero di confezioni vendute (-9,7%): questi numeri sono causati principalmente dall’intuibile calo del comparto sanitario. Infatti, qualora questo fosse estromesso dal calcolo, la farmacia sarebbe addirittura in zona positiva con un +9,4% di fatturato, con l’esplosione del mercato dell’Automedicazione stagionale dato l’impatto prorompente dell’influenza (+16% fatturato).
Se la libera vendita è in discesa per i motivi riportati, positivo è invece il contributo del farmaco su prescrizione sia in termini di fatturato (+5,8%) che di confezioni (+3,6%).
In leggera ma costante crescita anche Dermocosmetica, Veterinaria ed Alimentazione/Dietetica.
La prima metà di Febbraio segna un graduale del recupero del delta rispetto al 2022.
Con il “calo” dei tamponi rispetto a Gennaio 2022, la forbice di fatturato (-3%) e numero di confezioni (-2%) si assottiglia nel secondo mese del 2023 rispetto al primo.
I settori che trainano questa rimonta sono sempre quelli dell’Automedicazione stagionale (+20%), tra tosse e mal di gola, nonostante l’importante carenza di OTC leader in capo ad alcune aziende Brand.Il dato più incoraggiante è sicuramente quello della risalita degli ingressi (+4%) rispetto al pari periodo dell’anno precedente, crescita a doppia cifra anche per il reparto cosmetico (+10%).
La libera vendita rimane sempre in negativo causa crollo dei tamponi, mentre nel comparto “farmaci su prescrizione”, sempre in costante zona positiva (+6%), la fanno da padrone antibiotici e farmaci del sistema respiratorio.
Sitografia
A cura di Francesco Ferro Russo