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La riorganizzazione dell’università nell’epoca Covid-19

Con l’autunno alle porte, per gli studenti italiani, dopo il movimentato esame di maturità di quest’anno, l’attenzione è rivolta al prossimo passo: l’iscrizione all’università. Sicuramente la scelta del corso di laurea e dell’ateneo più indicato non è facile, e il coronavirus non ha probabilmente facilitato il tutto, riducendo le possibilità di orientamento universitario.

LE RIPERCUSSIONI DELLA CRISI SUL SISTEMA UNIVERSITARIO

Fra i possibili effetti della crisi economica dovuta alla pandemia, infatti, si potrebbe registrare una riduzione degli studenti iscritti, pari a circa l’11%, secondo le previsione dell’Osservatorio Talents Venture.

Se questo dovesse verificarsi, sarà più complesso riuscire a coprire i costi fissi e a garantire fondi per il rinnovamento dei locali, rischiando di compromettere il sistema di istruzione universitaria. E’ bene sottolineare che, non essendosi concluse le immatricolazioni, stiamo parlando di stime, che possono avere notevoli differenze numeriche, soprattutto in basa all’evoluzione della pandemia stessa.

Quali misure sono state attuate per arginare il problema immatricolazioni?

Una prima misura viene con il decreto MIUR del 26 giugno 2020, che modifica le soglie della no tax area, aumentando il limite ISEE e creando un sistema di riduzioni a scalare, dall’80% al 10%. Per semplificare, gli studenti e i relativi nuclei familiari con ISEE di valore fino a 20.000 euro (rispetto ai 13.000 euro del 2019) sono esonerati dal pagamento delle tasse universitarie. Resta poi a carico degli Atenei provvedere ad eventuali ulteriori facilitazioni. Oltre agli interventi sulle tasse, in base alle diverse variabilità regionali, si stanno anche revisionando i servizi offerti agli studenti ed i trasporti pubblici, egualmente fondamentali per garantire il diritto allo studio.

 

LA RIORGANIZZAZIONE DELL’UNIVERSITA’

Le attività per l’Anno Accademico 2020-2021 sono quindi alle porte: “Le lezioni ripartiranno in aula – dice il ministro Manfredi – ovviamente nel rispetto delle normative antivirus. Questo significa che verrà adottato un sistema misto, che garantirà a tutti un servizio didattico di qualità: alcuni studenti seguiranno le lezioni in aula, mentre altri seguiranno lezioni online”.

Sicuramente l’erogazione della didattica on line che da qualche tempo ci accompagna, rappresenta la differenza più evidente col passato. Notevole è stato, e sarà, lo sforzo per riorganizzare la didattica, per renderla ugualmente valida in tutte le sedi universitarie, ed analoga a quella tradizionale. Questo investimento rappresenta comunque un passo fondamentale per ridurre il peso economico che le famiglie degli studenti fuori sede devono gestire, soprattutto in epoca di crisi, aiutando così i ragazzi a continuare il percorso di studi scelto. Ma, accanto al mondo virtuale, il ritorno in aula è previsto seguendo il protocollo di sicurezza concordato dalla Conferenza dei Rettori, “un sistema molto organizzato che – dice Manfredi – sarà declinato dalle diverse università a seconda delle singole specificità”. Fulcro di quest’ultimo è garantire la tutela del personale e degli studenti grazie al specifiche direttive quali: controllo della temperatura corporea all’ingresso, uso obbligatorio di mascherine, percorsi obbligati per l’entrata, l’uscita e per gli spostamenti negli spazi interni all’Università, secondo segnaletica, dispenser per la disinfezione delle mani, prenotazione del posto in aula, utile non solo per il corretto distanziamento, ma anche per identificare e tracciare i contatti. A tal scopo è poi sempre consigliato di dotarsi dell’App IMMUNI, da tenere attiva durante i periodi di presenza negli spazi dell’Ateneo. Gli esami scritti/orali potranno svolgersi, a scelta del docente, in presenza o distanza con la garanzia comunque della modalità a distanza per tutti gli studenti che lo chiederanno. Nel caso di esami scritti in presenza, si dovrà garantire la partecipazione di un numero massimo di studenti corrispondente alla capienza dell’aula, considerato il numero contingentato di postazioni disponibili e la corretta areazione dell’aula.

E con tutte queste attenzioni riparte l’anno accademico 2019/2020, nella speranza che l’ondata Covid-19 sia arrestata e non infici ulteriormente il sistema universitario, fulcro primario dello studio, della formazione e della crescita personale dei ragazzi italiani.

 

A cura di Michela Soardi

 

https://www.miur.gov.it/documents/20182/228988/D.M.+n.+234+del+26-06-2020.pdf/c2744c93-daef-23ed-2c14-3149a5fa205f?version=1.0&t=1593683152380

https://www.miur.gov.it/documents/20182/228988/DM+n.+435+del+6+agosto+2020.pdf/e151e233-d380-8497-ee03-a182b5deee62?version=1.0&t=1598005975155

https://www.talentsventure.com/wp-content/uploads/2020/08/Gli-impatti-dell%E2%80%99estensione-della-No-Tax-area-sugli-studenti-beneficiari-e-sui-bilanci-degli-atenei.pdf