Quest’anno a Cosmofarma, Fenagifar ha organizzato un convegno innovativo dal titolo “Sguardi generazionali. Il confronto come nuovo orizzonte.#Concretezza”. Per capire come si è arrivati a realizzare una tematica così nuova, facciamo un passo indietro e iniziamo dall’idea originale e da come si è sviluppata. Correva il mese di giugno dell’anno 2017 quando Fenagifar, rappresentata dal presidente dottor Davide Petrosillo, fu convocata per un incontro con il professor Franco Falorni, docente di Economia Aziendale del Corso di Laurea in Farmacia dell’Ateneo di Pisa, nonché commercialista rinomato e conosciuto soprattutto nel mondo delle farmacie. Da questo incontro è nata un’affinità e una collaborazione attiva che ha portato a iniziare a ragionare su un tema fondamentale per Fenagifar: la concretezza. Quest’ultima infatti è una delle qualità che rappresentano meglio questa Fenagifar e che si vuole trasmettere ai giovani farmacisti, la qualità di essere sensibilmente, immediatamente percepibili, verificabili. Dall’incontro con l’amico Franco Falorni è successivamente nata anche l’idea di un confronto tra due generazioni: da un lato noi giovani farmacisti di Fenagifar, dall’altro i suoi studenti di Farmacia e CTF dell’Università di Pisa; ad entrambi è stato sottoposto un questionario mirato e personalizzato con “L’obiettivo è discutere e capire insieme quali siano le indicazioni per fornire, con concretezza, un supporto valido, a chi svolge già la professione ma necessita di crescita professionale, a chi è alle prime armi e a chi non ha ancora risolto il problema dell’occupazione e, soprattutto, è riconoscere e individuare insieme quali siano le nuove e migliori opportunità che il Sistema Sanitario italiano offre alla farmacia e, con questa e in questa, alla professione” come ha spiegato il presidente D. Petrosillo in un intervista su Filodiretto del 18/04/2018.
Nei mesi precedenti Cosmofarma i risultati dei questionari sono stati analizzati e da questi si sono evidenziati tre temi principali di interesse comune: la farmacia e la sua sostenibilità, la farmacia e la presa in carico e la farmacia e il digitale, che sono stati sviluppati da tre di Fenagifar in ordine, dottor Matteo Zerbinato, tesoriere, dott.ssa Antonella Boldini, probiviro (eh sì, ho avuto questo enorme privilegio, nonché onore di rappresentare la Federazione) e dott.ssa Carolina Carosio, vicepresidente. Gli studenti invece sono stati rappresentati su queste tre tematiche dal dottor Giulio Sensi, amministratore Unico Laboratorio Farmacia, Studio Falorni. Il convegno è iniziato alle 14.30 in una sala colma di giovani studenti, giovani colleghi e anche meno giovani, tutti in attesa dell’inizio da parte del moderatore dottor Roberto Pasqua, consulente e formatore di marketing management nonché sostenitore e amico di Fenagifar, il quale, dopo i saluti di Davide, ha introdotto il dottor Falorni.
Da qui in poi il convegno si è evoluto in uno scambio innovativo di pensieri: io, che l’ho vissuta in prima persona, posso dire che è stato davvero coinvolgente fin dall’inizio con l’invito di Falorni a essere Differenti, Entusiasti e Concreti, tre parole che hanno colto subito l’attenzione di tutti e la voglia di mettersi in gioco di Fenagifar e dei giovani/futuri farmacisti. Devo ammettere però che anche noi relatori alle “prime esperienze” non siamo stati da meno: Matteo ha introdotto con grande obiettività un tema come quello della sostenibilità della farmacia italiana senza temere di suscitare clamore, puntando il dito su argomenti “caldi” come la realizzazione di reti di farmacie, la standardizzazione e l’avvento dei capitali. Io, da parte mia, ho parlato di presa in carico del paziente cronico e aderenza alla terapia come strumenti utili per la farmacia del futuro, la farmacia dei servizi; per ultimo, ma sicuramente di enorme interesse, è stato il tema farmacia e digitale, di cui ha parlato Carolina, con molto carisma e chiarezza, sviluppando argomenti come l’E-commerce e i Social network, dai quali ormai il farmacista non può esimersi, ma sui quali necessita di formazione adeguata per poterli utilizzare. Tutto ciò l’abbiamo carpito dai questionari dei colleghi, così come per gli studenti ha fatto il dottor Sensi, riportando un quadro altrettanto ricco di aspettative e di visioni di una farmacia innovativa e di un ruolo del farmacista sempre più empatico nei confronti del paziente, ma contemporaneamente al passo coi tempi. Mentre ascoltavo gli altri parlare di fronte a me vedevo i volti coinvolti e attenti dei quasi 100 presenti e mi sono sentita orgogliosa di essere lì a rappresentare i colleghi. A questo punto, il convegno abbiamo chiesto al dottor Arturo Saggese, commercialista di Punto Farma Srl, di darci un’opinione concreta su come queste tre tematiche sviluppate dai questionari potessero trovare riscontro reale nella farmacia del domani; con chiarezza ha dato a tutti degli spunti di riflessione e degli input, a partire dal discorso sviluppo in reti delle farmacie, all’utilizzo dell’E-Commerce e dei Social Network come nuovi possibili strumenti per la farmacia, il tutto nell’ottica di non perdere mai le proprie origini e le proprie peculiarità come farmacisti sul territorio. Il tempo è trascorso veloce e si sono fatte ormai le 15.55, quando il dottor Falorni ha chiesto di nuovo la parola per farci i complimenti con grande onestà intellettuale: questo ha reso tutti sicuri di aver centrato l’obiettivo del convegno, ovvero di essere stati concreti, in grado di metterci in gioco e di confrontarci. L’ultima parola è toccata nuovamente al nostro presidente Davide, che ha chiuso con i ringraziamenti e i saluti e per ultimo il dottor Pasqua che ha moderato il tutto verso il finale del convegno.
Le sensazioni trasmesse durante il convegno, ma non solo, anche nei preparativi dello stesso e di Cosmofarma in generale, sono state per me un’esperienza unica di arricchimento sotto il punto di vista intellettuale e umano: aver a che fare con persone esperte che ti danno consigli e ti stimolano a fare sempre di più valorizzando anche le tue opinioni, dà una gran voglia di percorrere strade innovative e di essere al centro del cambiamento, senza temerlo. C’è, poi, l’aspetto del rapporto coi colleghi, che non posso sottovalutare: il legame che si è creato tra di noi è unico e al di là delle nostre piccole e grandi battaglie quotidiane in Fenagifar, sono convinta che sia concreto e che durerà per molto tempo.. ed è anche questo che ci dà la forza e l’entusiasmo di osare e di scrivere insieme ogni giorno il nostro futuro.
Antonella Boldini