Con il convegno dal titolo “ LA FARMACIA D’INIZIATIVA : MUOVIAMO INSIEME LA PROFESSIONE” presentato dalla Fenagifar in occasione della manifestazione Farmacista Più si è idealmente concluso il primo anno di lavoro del rinnovato Consiglio della federazione.
Per chi come il sottoscritto ha vissuto il primo anno in assoluto all’interno di un organismo a struttura nazionale numerose sono state le novità e le riflessioni che si sono generate e che ho il piacere di condividere con Voi colleghi.
Avendo la fortuna di far parte di una regione dinamica e pronta al cambiamento quale ritengo la realtà piemontese, la curiosità di affacciarmi a un tavolo di confronto multilaterale mi ha reso desideroso di venire a conoscenza delle realtà riguardanti altre zone della penisola, essendo i colleghi di nord centro e sud Italia equamente rappresentati. Con immenso piacere ho constatato che sebbene le differenti latutidini portino problemi eterogenei nelle differenti province, la parola che ha accomunato una buona parte delle discussioni è stata una : PROFESSIONE. Al centro dell’attenzione di questo anno di lavoro è stato il tentativo di riportare sui giusti binari la centralità della professionalità del farmacista , ancora una volta sottoposta ad attacchi volti a mercificare il lavoro svolto quotidianamente da migliaia di professionisti sparsi in maniera capillare sulla totalità del territorio. Solo attraverso iniziative che permettano una valorizzazione del gesto professionale avremo la possibilità di uscire dal concetto che troppo spesso passa nell’immaginario collettivo del farmacista commerciante.
Il convegno citato in apertura è un classico esempio di come siano stati portati risultati concreti davanti ai quali non è stato possibile non riconoscere il grande valore sociale e di risparmio economico che il farmacista può dare nei confronti del SSN.
Inutile dire come il DDL in approvazione abbia suscitato stati d’animo differenti in ciascuno di noi, ma anche la consapevolezza di come sia possibile uscire dalla situazione che molto probabilmente si delineerà a partire da ottobre: fare rete tra professionisti e cercare sbocchi differenti dalla commercializzazione di un bene, il farmaco, che potrebbe rappresentare per la collettività un’arma a doppio taglio, che se non bene gestita può arrecare danni invece di portare benessere. Questa sarà la sfida che coinvolgerà la nostra federazione, che ha la fortuna di poter contare su un bacino variegato e sull’apporto di idee giovani, volte a portare innovazione e salvaguardia della professione.
Proprio la sinergia fra Agifar provinciali ha portato in campo il Progetto Cefalee, iniziativa che ha visto giovani colleghi scendere letteralmente in piazza per informare il cittadino e porre l’attenzione su una patologia spesso sottovalutata ma sempre più diffusa nella società moderna. Questo è il tipo di iniziative che qualificano la categoria e portano all’attenzione pubblica il vero valore aggiunto dell’essere farmacisti che si spendono per la professione.
Uno degli obiettivi per il prossimo biennio sarà sicuramente coinvolgere un sempre maggior numero di realtà provinciali pronte a partecipare attivamente alla federazione e a portare la propria voce, così da raddoppiare lew forze in campo e ottenere risultati. P
erché se c’è una cosa di cui tutti siamo convinti è che l’unione è l’unica arma che permetterà al farmacista di competere con le nuove forze che graviteranno all’interno del sistema farmacia.
Dr Emanuele Platter
Agifar Torino