Da gennaio a fine maggio 2023 sono stati venduti nelle farmacie lombarde 21.218 test per diagnosticare lo streptococco. Di questi, 8.142 solo a Milano: numeri assolutamente fuori scala rispetto al passato e in aumento di oltre il 2mila per cento rispetto all’anno scorso.
Le restrizioni per la pandemia ci hanno protetto non solo da Covid-19 ma anche dalle altre infezioni; togliendo le mascherine batteri e virus respiratori hanno ripreso a circolare, trovando terreno fertile soprattutto nelle fasce d’età più delicate, come quella pediatrica.
Il mal di gola è uno dei sintomi più frequenti in bambini e adulti in presenza di un’infezione delle alte vie respiratorie. Nella maggioranza dei casi, ha un’origine virale e pertanto non necessita di antibiotici. Alla luce di questo, stiamo assistendo ad una vera e propria corsa al tampone in farmacia: i pediatri spesso non hanno più test da eseguire in studio e mandano i pazienti nelle farmacie per sapere se prescrivere o meno l’antibiotico.
L’articolo di legge, che dal 2022 consente alle farmacie di eseguire test diagnostici con prelievo di campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo, permette oggi di essere fondamentale nella lotta all’antibiotico resistenza, poiché permettono di avere una corretta diagnosi dell’infezione e di poter assegnare in modo accurato la terapia. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha definito l’antibiotico-resistenza uno dei principali problemi sanitari su scala globale, stimando in un recente rapporto che ogni anno 700mila persone nel mondo muoiono a causa di un’infezione dovuta a batteri resistenti agli antibiotici.
I farmacisti possono dare un enorme contributo sia nell’informare i pazienti sul corretto uso dell’antibiotico sia nell’eseguire i test diagnostici, fornendo ai medici dati concreti per la corretta prescrizione. Lavorando insieme si può essere sempre più vicini ai cittadini, soprattutto ai più piccoli.
La collaborazione interprofessionale risulta essere l’unica vera chiave di svolta in questa situazione delicata, a cui si somma anche la difficoltà nel reperire l’antibiotico. Infatti, esiste un grosso problema di reperimento dell’amoxicillina, che è il principio attivo di elezione per la cura della patologia. Infatti l’80% degli streptococchi è resistente agli antibiotici appartenenti alla classe dei macrolidi (tipo la Claritromicina o l’Azitromicina) e quindi vanno evitati. Il farmacista, anche in questo caso, può dare un contributo concreto alla situazione di emergenza, attraverso la preparazione galenica della sostanza in laboratorio.
Sifo e Sifap hanno messo a punto un’Istruzione Operativa per l’allestimento di amoxicillina e acido clavulanico. L’allestimento del preparato deve avvenire presso il laboratorio della farmacia, nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione. Nelle Istruzioni, il gruppo di lavoro ha indicato l’esatta composizione e formulazione del prodotto, il metodo di preparazione nel caso di utilizzo di materia prima di grado farmaceutico, e in alternativa l’allestimento a partire dalle compresse. Sono quindi stati indicati i dispositivi e le attrezzature necessarie all’operazione di allestimento al fine di evitare contaminazioni e i controlli da realizzare sul prodotto finito per garantire la massima sicurezza dei pazienti, oltre a precisare le tempistiche di stabilità del preparato (massimo 14 giorni tra 2-8°C).
A cura di Maddalena Boreatti