Quando ci si trova di fronte ad una nuova era, bisogna provare ad osare.
Ecco perché per parlare di intelligenza artificiale in farmacia ho pensato ad un’intervista doppia tra un Key Opinion Leader di settore, l’Architetto Luca Sartoretto Verna e il ChatGPT, l’intelligenza artificiale. Sono state effettuate, infatti, le stesse domande ad ognuno di loro e di seguito sono riportate le loro risposte.
Ho inserito volutamente la risposta per intero del ChatGPT. Si, vi potrebbe sembrare prolissa.
Tuttavia, dopo ampio confronto con la Redazione, si è ritenuto giusto lasciare invariato ciò che l’IA ha prodotto, così da lasciare a voi le conclusioni.
Ed ecco cosa è successo.
Domanda 1 “Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della IA in farmacia?”
Risponde ChatGPT: “L’intelligenza artificiale (IA) ha il potenziale per rivoluzionare il settore farmaceutico in molti modi. Ecco alcune possibili applicazioni dell’IA nelle farmacie:
Tuttavia, bisogna fare attenzione all’adozione dell’IA in farmacia, garantendo la privacy dei dati dei pazienti e garantendo che le decisioni prese dall’IA siano accurate e sicure.”
Risponde Luca Sartoretto Verna: “La farmacia è un luogo di esperienze in continua evoluzione. Per questo vedo l’utilizzo dell’IA un elemento da sviluppare in ambito della gestione del magazzino e nell’automatizzazione e standardizzazione dei processi ripetitivi per poter dare al farmacista maggior tempo da passare al banco ad occuparsi della salute del cittadino. Inoltre, credo sia fondamentale che sistemi di IA siano applicati oggi nel supporto delle interazioni farmacologiche, nei protocolli di cura e nel consiglio da dare al paziente. Chiaro è che tutto questo deve essere un valore aggiunto alla conoscenza, alla competenza e alla professionalità che contraddistingue il farmacista. Infatti, ritengo che uno limiti della IA sia proprio quello di richiedere sempre una supervisione umana.”
Domanda 2 “Quali reparti e servizi potrebbero beneficiare della IA in farmacia?”
Risponde ChatGPT “La IA potrebbe beneficiare diversi reparti o servizi all’interno di una farmacia, tra cui:
Risponde Luca Sartoretto Verna “Ad oggi, senza accorgercene, già stiamo utilizzando dei processi di IA nelle nostre farmacie. Soprattutto quando parliamo di identificazione dei trend, statistiche sulla concorrenza e posizionamento. Ciò che potremmo implementare con il suo utilizzo è sicuramente la capacità di creare un piano di marketing, di ottimizzare la gestione dei collaboratori, per esempio in un’ottica di turni di lavoro, di miglioramento delle performace e raggiungimento degli obiettivi. Penso” aggiunge l’Architetto “ad un altro impiego utilissimo per le farmacie come l’assistenza ai clienti che toglie molto tempo al banco e distrae spesso il farmacista dall’operatività durante l’atto di consegna del farmaco o durante il counseling. Dal mio punto di vista, sicuramente importante è l’applicazione dell’IA nel piano marketing di una farmacia, infatti, grazie ad essa, è possibile programmare e creare contenuti social di successo. Bisogna solo imparare ad usare quotidianamente questo nuovo strumento a nostro vantaggio.”
Noi della Redazione di Open Newsletter abbiamo voluto bonariamente provocare i lettori con questa intervista doppia tra il ChatGPT, l’Intelligenza Artificiale, e l’Architetto Sartoretto Verna, il quale è stato uno dei primi esponenti del mondo farma ad aver messo in risalto l’utilizzo dell’ IA in farmacia. Cogliamo l’occasione per ringraziarlo, per aver accolto la nostra iniziativa di voler fare un’intervista doppia proprio con l’intelligenza artificiale.
La differenza tra le risposte è sotto gli occhi di tutti voi lettori.
Ai posteri l’ardua sentenza.
A cura di Ginevra Giannantonio