Si aggiunge anche il Lazio alle regioni italiane che hanno attivato il cosiddetto “registro fustelle”, che permette di evitare la stampa dei promemoria cartacei delle ricette elettroniche e di apporre le fustelle in un documento ad hoc.
Ragionando in termini prettamente operativi per il farmacista, la procedura complessiva non sarà stravolta da quella del passato, quello che si avrà tra le mani è la diversa gestione della fustella. Le fustelle, infatti, non dovranno più essere posizionate nelle singole ricette ma si opererà su un unico foglio, chiamato appunto “registro fustelle”. Quest’ultimo, infatti, contiene le fustelle dei farmaci prescritti in regime dematerializzato e ha una compilazione giornaliera.
Le fustelle devono essere poste negli appositi spazi senza sovrapposizione tra le stesse per non comprometterne la lettura ottica. Inoltre, vanno poste nel verso corretto della descrizione e non capovolte. Per facilitare il controllo, si suggerisce di porre le fustelle in modo sequenziale con riempimento di tutti i posti. Esistono anche delle limitazioni nella gestione del suddetto registro: non è consentito infatti applicarle nel retro del registro e non è consentito utilizzare penna e/o matita nel fronte del registro.
A tal proposito, abbiamo chiesto un parere al Dott. Vladimiro Grieco, Presidente Fenagifar e Consigliere di Federfarma Roma, che si è espresso così sul percorso che ha portato a questo risultato: “I colleghi romani ci hanno chiesto a gran voce di smettere di stampare le ricette, poiché rallentano il lavoro al banco e sottraggono tempo che potrebbe esser dedicato al paziente. Il consiglio di Federfarma Roma ha raccolto questa istanza e si è prontamente attivato, promuovendo un dialogo con la Regione che ha permesso in tempi rapidissimi di far decollare la sperimentazione di tale progetto, su sedici farmacie pilota su Roma. Queste farmacie a breve diverranno duecento, mentre, per settembre, tutte le farmacie del Lazio entreranno a regime”.
A livello operativo, invece, il Presidente Grieco commenta così: “Da subito ci è sembrato un modo semplice ed intuitivo per gestire una procedura, quale la dispensazione del farmaco, che da sempre rappresenta l’anima del farmacista. Siamo felici di aver reso la vita lavorativa di migliaia di colleghi, già sommersa di tanti impegni, più semplice. Crediamo, inoltre, che questa sia la strada giusta da intraprendere, perché lo chiedono i colleghi e molto altro ancora si può fare in tal senso”.
A cura di Francesco Ferro Russo e Ginevra Giannantonio