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Il farmacista e il concetto “One Planet, One Health”

Il logo di Cosmofarma 2023 ha rappresentato due mani collegate da diversi fili di colore verde e azzurro, colori che rimandano alla croce della farmacia e alla rappresentazione della Terra che affiancano la scritta “Cosmofarma smart&green”. Lo slogan è “Interconnessioni sostenibili”. Uno dei convegni che meglio ha riassunto i temi di questa edizione della fiera è stato “One Planet, One Health, L’impatto del cambiamento ambientale sulla salute dei minori. Strumenti digitali e attività sul territorio”, promosso da Fondazione Francesca Rava. Secondo il modello One Health, uomo, animali, microrganismi, ambiente, sono tutti interconnessi, vivendo nel medesimo ecosistema. Si possono, perciò, mettere in atto soluzioni coordinate nei vari settori per tutelare la salute del pianeta, sia nel presente, sia nel futuro.

 

Quale può essere il ruolo della farmacia in questo ambito?

La farmacia deve avere la sostenibilità ambientale come obiettivo. Scelte aziendali green possono essere il corretto smaltimento dei rifiuti, l’implemento dei servizi di telemedicina per ridurre la produzione di CO2 limitando gli spostamenti; la scelta delle aziende, ad esempio per la cosmesi. Il cosmetico per essere “COSM-ETICO” deve soddisfare dei requisiti in termini di materie prime naturali, packaging e processi produttivi monitorati e sostenibili.

 

Come si può contribuire a far maturare una coscienza ambientale collettiva?

Attraverso l’educazione e il consiglio, cosicché si creino comportamenti virtuosi che vengano trasmessi alle nuove generazioni.  Combattere il cambiamento climatico vuol dire anche far rendere conto di come variazioni di temperatura/umidità possono creare condizioni favorevoli alla sopravvivenza di specie patogene a latitudini e altitudini che prima ne precludevano la sopravvivenza. Il cambiamento climatico è responsabile, per esempio, del 2,4% di tutti i casi di diarrea nel mondo.

Allargando il campo d’azione del farmacista anche alla nutrizione, in un sistema in cui è tutto interconnesso, la salute del pianeta passa anche dalla tavola, sia perché le scelte alimentari

influenzano la longevità e la qualità della vita, sia perché la produzione alimentare è responsabile di circa il 19-29% delle emissioni di gas serra antropogenici a livello globale. La commissione EAT-Lancet ha stimato che i cambiamenti apportati ai regimi alimentari per la creazione di diete sane possono contribuire a salvare la vita di circa 11 milioni di persone, cioè ridurre del 19-24% i decessi totali degli adulti.

Cosa occorre modificare? A livello mondiale bisognerà aumentare del 50% il consumo di frutta, verdura e legumi, al contrario il consumo di carne rossa e zuccheri dovrà diminuire di oltre la stessa percentuale. Un’alimentazione sostenibile è la scelta migliore per la salute dell’uomo e del pianeta.

 

A cura di Stefania Agrimi