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Come “surfare” l’onda Digitale: tra opportunità e suggestioni

Nell’ambito del progetto Fenagifar denominato #DirittoDiParola, il terzo tavolo tematico ha avuto come oggetto la “rivoluzione digitale” ed ha coinvolto due relatori d’eccezione come il Dott. Fabrizio Zenobii (AD Promofarma) e l’Ing. Gianmarco Troía (CEO e fondatore di Qwince).

Gli obiettivi della serata, completamente votata al confronto con la base, erano rappresentati non solo dal dare una panoramica sulle tecnologie che stanno modificando il rapporto cliente-paziente, ma soprattutto dallo stimolare riflessioni innovative e suggestioni sulle quali la platea, di giovani farmacisti, potesse riflettere già dall’indomani.

Dopo la brillante introduzione della Presidente Carolina Carosio, tra saluti istituzionali e desiderata del progetto “tavoli tematici”, la parola è andata dapprima al Dott. Zenobii e poi al Dott. Troía, con la puntuale moderazione del moderatore Dott. Giuseppe Giannico, Vicepresidente Fenagifar.

La prima metà della serata è stata dedicata all’esposizione dei relatori, mentre la seconda è stata completamente votata all’interazione con la platea mediante due sondaggi mirati, curati dal Dott. Francesco Ferro Russo, e la ricca sezione di domande, gestite dalla Dott.ssa Francesca Pantano, entrambi membri del consiglio federale.

Questo il timing della serata, che ha avuto come metafora-guida quella del surf e dell’invito a cavalcare l’onda della trasformazione digitale.

I concetti chiave della prima sezione, affidata al Dott. Zenobii, tratteggiano la cultura e l’informazione come procedimenti dinamici che si muovono sulla superficie in maniera rapida, conservata in una sequenza di numeri, contrari alla profondità ed all’immobilismo che ha accompagnato il concetto della cultura “classica”.

L’accessibilità di queste fonti ha inevitabilmente portato un cambiamento nella società odierna e nelle richieste del paziente: il cliente risulta essere sempre informato e fruitore di una multicanalità volta alla ricerca di un quid in più proprio nell’esperienza, rispetto al passato.

Per l’AD di Promofarma, l’evoluzione del sistema farmacia è legato a doppio filo con un modello di assistenza, tra consulenza ed aderenza terapeutica (come sottolineato anche dal recente PNRR), che potrà essere curato al meglio solo con l’investimento sui mezzi digitali futuri.

In questo contesto proteiforme, la pandemia ha svolto solamente da catalizzatore di processi già in atto, accelerandoli: su tutti possiamo riportare la dematerializzazione delle ricette, gli acquisti in punti vendita non fisici ed il teleconsulto con gli operatori sanitari.

La farmacia quindi deve essere utile, riscoprendosi paziente-centrica e portando le terapie a domicilio: qui si inserisce l’intervento dell’Ing. Troía, che riporta ed analizza alcune tecnologie avanzate in fase di sperimentazione o addirittura già in uso.

In primis, lo stetoscopio digitale (Eko Core), che consente registrazioni in live streaming e teleassistenza quindi da parte dell’operatore. Nel riportare alcuni studi a riguardo, il relatore si è soffermato in particolare su come il 55% degli utenti di internet sia consapevole che il monitoraggio costante della propria salute tramite tali strumenti possa migliorare le proprie condizioni e tratteggino il futuro dell’assistenza medica tramite applicazioni collegate a dispositivi indossabili, in grado di svolgere diagnostica predittiva.

Da qui, la parola “Digiceuticals” volta ad indicare risorse e strutture sanitarie digitali che possano migliorare l’avanzamento del monitoraggio e della terapia stessa anche a distanza, come l’emblematica app “Moovcare”, di invenzione israeliana, in grado di monitorare alcuni valori fondamentali nei malati di cancro ai polmoni e stimare interventi di prima istanza tramite sofisticati algoritmi. La ricerca risultante ha sottolineato come i pazienti abbiano vissuto in media quasi otto mesi in più.

L’Ingegnere poi ha riportato quelli che potrebbero essere gli effetti del 5G in farmacia, la cui potenza potrà migliorare l’esperienza ed i servizi della prossima generazione, sfociando in un prossimo futuro anche nell’intelligenza artificiale e di macchinari telecomandati, migliorando la condivisione dei dati e l’accesso alle cure.

Per le conclusioni, ha ripreso la parola il Dott. Zenobii che ha sottolineato tre chiavi di lettura della serata: la trasformazione digitale è un processo inevitabile, chi non si adatta sarà tagliato fuori; la tecnologia è uno strumento, né giusto né sbagliato, sta a noi utilizzarlo nella maniera migliore; il bene del paziente deve essere sempre messo al primo posto, questa è l’unica via della farmacia per confermare il suo ruolo sociale nei prossimi anni.

Al termine della presentazione, sia i risultati dei sondaggi sia la discussione derivata dalle domande, hanno mostrato come la maggioranza della platea fosse persuasa del fatto che il futuro della farmacia fosse inevitabilmente digitale, reputando irreversibile questo processo ed avvertendo su di noi la responsabilità di generare, tramite la tecnologia, ulteriore valore per il paziente.

A cura di Francesco Ferro Russo