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BPCO E NOTA 99, APPROFONDIMENTI E RIFLESSIONI

A partire dal 1° settembre 2021 è entrata in vigore la Nota 99 per la prescrizione dei farmaci inalatori indicati nella terapia di mantenimento dei pazienti con broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO).

In base ai dati ISTAT, in Italia la BPCO colpisce circa 3,5 milioni di adulti, di cui una quota significativa riceve una diagnosi solo nelle fasi avanzate della malattia.

Sfortunatamente i dati hanno dimostrato che, una volta iniziata la terapia di mantenimento, una parte dei pazienti va incontro a una interruzione precoce del trattamento. La Nota nasce quindi dall’esigenza di migliorare la gestione della patologia in termini di appropriatezza

di diagnosi e terapia farmacologica. I farmaci inclusi nella Nota 99 sono tutti quelli per uso inalatorio che presentano una indicazione nella terapia di mantenimento della BPCO, ovvero beta2-agonisti a lunga durata d’azione (LABA), anticolinergici a lunga durata d’azione (LAMA) e combinazioni precostituite di LABA + ICS (steroide inalatorio), LABA + LAMA e LAMA + LABA + ICS.

Alla luce delle nuove direttive riguardanti le prescrizioni che arrivano per pazienti colpiti dalla BPCO è bene ricordare come questa malattia riguardi da vicino anche la nostra professione e la capacità stessa del farmacista di consigliare il paziente e di diffondere linee preventive per la popolazione in maniera capillare.

Presenta decorso lento e progressivo, che può portare a sintomi gravi quali dispnea, tosse con catarro, spossatezza e predisposizione ad altre infezioni dell’apparato respiratorio.

La malattia è portata da un patologico restringimento delle vie respiratorie a livello dei bronchi e dei bronchioli con conseguente difficoltà respiratoria, soprattutto durante la fase di espirazione.

Ad essa sono spesso associate altre infezioni dell’apparato respiratorio, come bronchite (dal carattere soprattutto cronico) ed enfisema polmonare, portato da un danno molto importante agli alveoli polmonari, responsabili degli scambi gassosi necessari per l’ossigenazione del sangue.

La BPCO è una condizione comune e trascurata che colpisce principalmente gli adulti di mezza età o più anziani, per lo più fumatori. È una patologia degenerativa e può limitare le normali attività, nonostante il trattamento possa aiutare a mantenere la condizione sotto controllo.

I principali sintomi della BPCO sono: l’ aumento della mancanza di respiro, in particolare si ha la presenza di una tosse persistente con catarro (quella che alcune persone potrebbero considerare solo una “tosse da fumatore”), frequenti infezioni al torace e respiro sibilante persistente.

Si dà per scontato che senza trattamento, i sintomi solitamente peggiorano progressivamente. Potrebbero anche presentarsi periodi in cui peggiorano improvvisamente, noti come riacutizzazioni o esacerbazioni.

È bene quindi che noi farmacisti consigliamo di consultare il medico nel caso in cui il nostro cliente- paziente presenti i sintomi della, in particolare se hai più di 35 anni e/o sia un fumatore. È bene iniziare il trattamento il prima possibile, per evitare danni polmonari permanenti.

La BPCO si verifica quando si presenta infiammazione polmonare, con danno tissutale e riduzione della capacità respiratoria. Il termine BPCO indica una BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva, una malattia polmonare progressiva, non completamente reversibile. Si tratta di una malattia prevenibile e trattabile, che è caratterizzata da una persistente ostruzione delle vie aeree, che rende difficoltosa la respirazione.

Le cause sono molteplici: il tabagismo sempre più diffuso anche nei più giovani, con conseguente fumo passivo, e l ‘inquinamento ambientale , che nelle città in particolare ha raggiunto livelli molto sopra la soglia di controllo, sono alla base dell’insorgenza di questa pericolosa malattia cronica , poiché portano a processi infiammatori a carico di bronchi e bronchioli con conseguente ispessimento della parete bronchiale, iperproduzione di catarro (muco) e danno importante al parenchima polmonare.

Il danno ai polmoni causato dalla BPCO è permanente o scarsamente reversibile, ma il trattamento può aiutare a rallentare la progressione della condizione.

I principali trattamenti, oltre a smettere di fumare e ridurre l’esposizione a fumi e polveri nocivi, sono: i farmaci ad uso inalatorio, per aiutare a rendere più facile la respirazione, la riabilitazione polmonare, ovvero un programma specializzato di esercizio fisico, e l’intervento chirurgico o il trapianto di polmone, sebbene questa sia un’opzione solo per un numero molto ridotto di persone.

La BPCO è in gran parte una condizione prevenibile evitano, per quanto possibile, tutti i fattori di rischio che sono già stati citati. A causa della variabilità dei sintomi e della difficoltà di diagnosi tempestiva, oggi la BPCO rappresenta una minaccia seria per la salute: secondo uno studio portato avanti dall’OMS questa malattia rappresenta la quarta causa di morte al mondo, con una popolazione colpita stimata in oltre 200 milioni di persone ed in Italia, dopo l’aterosclerosi e l’ipertensione, è la principale causa di ospedalizzazione o dimissione ospedaliera.

Come farmacisti abbiamo un ruolo fondamentale sia nella prevenzione, consigliando di seguire uno stile di vita sano, sia nella pre-diagnosi, consigliando al nostro cliente-paziente che presenta i sintomi più comuni di contattare il medico, sia nell’aderenza alla terapia, comunicando il valore e l’importanza dell’uso costante dei farmaci nella terapia di mantenimento.

 

A cura della Dott.ssa Beatrice Bracotti e dei Dott. Giacomo Marietta Goccio